La Cassata siciliana è nota in
tutto il mondo.
Icona della “sicilianità ” , frutto della
contaminazione dovuta alle eterogenee dominazioni che l’Isola ha subito.
E’ l’apoteosi del gusto, dei
colori e dei profumi.
Araba, indiscutibilmente, anche
per il nome ma anche Barocca e Spagnoleggiante , ci rappresenta completamente.
Ma esiste una variante a tale
meraviglia, diversa nella forma ma uguale nei sapori che raffigura , alla perfezione,
la storia della Sicilia attraversata da grandi personalità che tanto hanno
preso ma, spesso, tanto hanno donato.
Si tratta della “Cassata di Costanza d’Aragona” che viene preparata artigianalmente ,secondo un’antica
ricetta che vede protagonisti ingredienti diversi e consistenze diverse,
mirabilmente associati : un profumato pan di spagna ed una friabile pasta
frolla custodiscono, in uno scrigno, la preziosa crema di ricotta di pecora
arricchita con gocce di cioccolato, zuccata , scorze d’arancia candita.
Tutto ciò dà vita ad un dolce “regale” e magnifico le cui
origini affondano all’epoca della dominazione araba con la diffusione dell’uso
dello zucchero di canna e quindi antecedente alla cassata piu’ nota .
Narra lo storico
Francesco Daniele che:
“Fu trovato “Un…corpu mortu…in testa di lo
quali corpu fu trovata una coppula
tutta guarnuta di petri priciusi, perni grossi et minuti, et piagi di oru
massizzu…” (cfr. F. Daniele, I Regali Sepolcri…)"
La “cuppula” di cui narra lo storico è la preziosissima corona di Costanza d’Aragona
, il Camaleuco che Federico II fece
deporre, nella tomba, insieme alla moglie.
Questa corona è un capolavoro
dell’oreficeria dell’epoca normanna.
Su una calotta emisferica, si
incrociano due galloni che creano 4 spicchi. E’ completamente ricoperta di
perle e pietre preziose.
E a tale bellezza, ricchezza si ispira questa cassata che con la forma e
le decorazioni originali ,realizza l’idea di un dolce “regale”.
“Costanza d’Aragona fu regina d’Ungheria e poi regina e
consorte di Sicilia perché data in sposa, in seconde nozze all’età di 25 anni
al giovanissimo re Federico II allora quindicenne.
Costanza morì a Catania ma le sue spoglie furono sepolte nel duomo di Palermo, in un sarcofago di marmo antico, posto accanto ai sarcofaghi di porfido in cui riposavano le spoglie di Ruggero II, di Enrico VI e di sua moglie.”
Costanza morì a Catania ma le sue spoglie furono sepolte nel duomo di Palermo, in un sarcofago di marmo antico, posto accanto ai sarcofaghi di porfido in cui riposavano le spoglie di Ruggero II, di Enrico VI e di sua moglie.”
Il dolce è composto da un piccolo Pan di Spagna, pasta frolla e crema di ricotta condita.
Costanza d'Altavilla
La Cattedrale di Palermo
Il Catafalco di Costanza d'Altavilla all'interno della Cattedrale di Palermo
Il Camaleuco di Costanza d'Aragona
Ingredienti per uno stampo a cerniera da 24 cm.
- 1 Pan di Spagna e la ricetta la trovate quì
- 1\2 kg di pasta frolla e la ricetta la trovate quì (raddoppiate la dose della ricetta)
- 100 gr. di marmellata di arance o altra, a piacere
Per la crema di ricotta:
- 1\2 kg di ricotta di pecora
- 150 gr. di zucchero
- 2 cucchiai di cannella macinata
- 100 gr. di scorza d'arancia candita a pezzetti
- 100 gr. di zuccata a pezzetti
- 50 gr. di gocce di cioccolata fondente
Per la decorazione :
- ciliege candite rosse e verdi
- scorze d'arancia candita
- 1 tuorlo d'uovo diluito con 1 cucchiaio di latte
Procedimento:
- foderare la base di uno stampo a cerniera con della carta forno
- stendere metà della frolla in un disco e adagiarlo nella tortiera in modo che , anche i bordi, ne siano rivestiti
- affettare, sottilmente, il Pan di Spagna
- sulla base di frolla stendere un velo di marmellata di arance, o altra confettura
- adagiare sulla marmellata uno strato di fettine di Pan di Spagna
- stendere la crema di ricotta
- ricoprire la crema di ricotta con un altro strato di fettine di Pan di Spagna
- stendere un altro disco di frolla e ricoprire tutto sigillando bene i bordi alla base del dolce
- spennellare con un tuorlo diluito con un pò di latte
- con gli avanzi della frolla decorare il dolce , come da foto e applicare le ciliege candite e le scorzette d'arancia
- infornare a 180° per 30 minuti e , comunque, sino a che la superficie sarà dorata
- servire fredda
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con questa ricetta partecipo FUORI CONCORSO al contest
Mamma mia che tribudio di divina bontà e bellezza!!!! Sai che non l'ho mai vista? (beh i miei parenti sono in prov di TP magari li non si usa) ma ti assicuro che la prossima volta che capito a Palermo la cerco nelle pasticcerie (o me la faccio seguendo la tua ricetta.. mi sa che faccio prima), bellissima anche la spiegazione! la zuccata qui non si trova assolutamente, l'ho cercata varie volte, fatico anche a trovare canditi a pezzettoni interi e non già tagliati nelle confezioni al supermercato (ho appena fatto la colomba e per trovare arancia e cedro non ti dico la fatica..) complimenti!
RispondiEliminaCIAO CARISSIMA!!! puoi prepararla tu omettendo la zuccata.
EliminaUn bacione e Buona Pasqua!!
grazie della ricetta e complimenti per la realizzazione, come sempre dettagliatissima, ma l'aspetto che colpisce è la ricerca storica effettuata, complimenti!!!!
RispondiEliminagrazie Pietro!!!
Eliminama hai creato una delizia unica, non la conoscevo e ti ringrazio per avercela fatta conoscere!!!Baci Sabry
RispondiEliminaGrazie mia cara e un bacione!!!
EliminaVeramente bellissima e she delizia, il racconto! Prima o poi mi sa che te la copierò! Felice Pasqua.
RispondiEliminae fai bene a copiarla!!! stupirai i tuoi ospiti!!!un abbraccio!!
EliminaGrazie x queste nozioni di storia culinaria, è sempre un vero piacere conoscere le origini di una ricetta _) L'aspetto è davvero molto goloso, come tutto quello che esce dalla tua cucina ^_^
RispondiEliminaGrazie mia cara!!! adoro cercare e ritrovare le radici della mia Terra nei cibi. Un bacioni e auguri di Buona Pasqua!!
EliminaUn capolavoro!!!! E quante interessanti notizie storiche!
RispondiEliminaComplimenti. Un bacio e Buona Pasqua :)
grazie mia cara e Buona Pasqua!!!
Eliminauna cassata veramente regale, uno spettacolo per gli occhi e per il palato ! Buona Pasqua, un abbraccio !
RispondiEliminagrazie e auguri anche a te!!!
EliminaRegale! Non c'è che dire! Buona Pasqua!
RispondiEliminaahahahah!!!! grazie mia cara!!
Eliminacara Mimma io Palermitana non l avevo mai vista né assaggiata :-/.
RispondiEliminaSei un mito, grazie mille perché riesci ad arricchire con il tuo blog le mie lacune sicule.
Un bacione :-)
grazie e Buona pasqua!!!
EliminaMimma che spettacolo!!! ma sei una fucina di sicilianità ! questa cassata non la conoscevo proprio! e che dire della cuppula... stupenda come l'hai realizzata!!! bella bella bella Mimma!
RispondiEliminae già à à à à à !!!!! grazie un bacione!!!
EliminaChe capolavoro!!!! io non l'ho mai assaggiata... chissà quanto è buona! un bacione e se non ci sentiamo buona Pasqua!!!! :-*
RispondiEliminaGrazie cara e Buona pasqua!!!
EliminaCiao! Buonissima la cassata, molto interessante questa variante :) Interessante anche la storia sulle origini di questo dolce. A presto!
RispondiEliminagrazie della visita e Buona Pasqua!!!
EliminaComplimenti Mimma, una piccola opera d'arte.... Originale e golosissima, complimenti cara e tanti auguri per una serena Pasqua!!!
RispondiEliminagrazie mia cara e auguri anche a te!!!
EliminaCiao Mimma,non conoscevo le origini di questa delizia,credo che la faro',almeno ci provo,grazie sia della ricetta e per la bellissima storia.
RispondiEliminagrazie cara un abbraccio!!!
EliminaNon ho mai assaggiato la cassata siciliana, quindi te ne rubo una gran bella fetta.
RispondiEliminaTi faccio tantissimi Auguri di Buona Pasqua!
Grazie e Buona Pasqua!!!
EliminaPraticamente hai realizzato un capolavoro, complimentiiiiiiiiiii
RispondiEliminaTi auguro una serena Pasqua a te e alla tua famiglia baci<3<3<3
Grazie mia cara!!!
EliminaComplimenti per la magnificenza di questo dolce che ,pur essendo siciliana, non conoscevo. Grazie sempre per l'abbinamento cultura e cibo... buona Pasqua!!!!
RispondiEliminagrazie Daniela!!! devo ammettere che, anch'io, l'ho scoperto per caso. Un abbraccio e Buona Pasqua anche a te !
EliminaMamma mia Mimma una cosa stupenda questa cassata, meravigliosa nella sua composizione. Grazie delle notizie puntuali e precise, come sempre. Buona Pasqua amica mia, con il cuore
RispondiEliminaTrryyyyyyyyyyy!!! grazie tesora e mille auguri per te e la tua bellissima famiglia!! un bacione!!!
EliminaTanti cari auguri di una serena Pasqua a te e famiglia!
RispondiEliminaAlice
grazie!!! ricambio!!!
EliminaPensavo di aver commentato questo splendore,mi sbagliavo.
RispondiEliminaUn abbraccio e tanti auguri di buona Pasqua.
Grazie Maria!!!! un bacione e mille auguri per te e la tua famiglia!!!
EliminaCarissima Mimma, ma quanto brava sei???!!! E' una meraviglia!!! E la ricca documentazione relativa a questo dolce lo rende ancor più "importante"!!!
RispondiEliminaTantissimi auguri di buona Pasqua!!!
Baci
Grazie Laura!!! nel mio blog il cibo, quasi sempre, viene legato e narrato dalla storia che lo ha generato.Cerco di recuperare e divulgare la Tradizione, per no dimenticare. Un bacione e auguri di buona pasqua!!!
EliminaStupenda! Complimenti Mimma sei bravissima, una ricetta originale e molto interessante.
RispondiEliminaTi auguro una serena e felice Pasqua
Ciao Mimma! Congratulazioni :) ! Hai vinto il contest "Torte di Pasqua" http://fratelliaifornelli.it/contest-torte-pasqua-vincitore/. Ricordati di scriverci e mandarci l'indirizzo dove mandarti il premio. A presto Joël e Charles
RispondiEliminaQuesta cassata merita senz'altro, complimenti per la vittoria del contest! Un abbraccio
RispondiEliminacomplimenti una torta regale come la tua merita un premio,brava
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